Ospite di eccezione, in collegamento da Cambridge, il professor Didier Queloz, premio Nobel per la fisica 2019 e con lui la Dott.ssa Luisa Tondelli, addetto scientifico presso l’ambasciata italiana, il Dott. G. Saccoccia, presidente dell’ASI, Dario Nardella, sindaco della città di Firenze, dove il prof. Queloz annunciò la scoperta di 51 Peg b, il Prof. A. Zoccoli, presidente dell’INFN, il prof. F.Zerbi, direttore scientifico INAF e il Prof. C. Pettinari, Rettore UNICAM.
A fare gli onori di casa, l’astrofisica Francesca Faedi e la dottoressa Frida Paolella, consigliere comunale e delegato OsimoLab, grazie alle quali anche quest’anno ad Osimo si sono accesi i riflettori sulla “Settimana dello Spazio” e a cui l’ISTITUTO LAENG non è voluto mancare, facendo da host cioè da riferimento per tutte le altre scuole collegate, il liceo scientifico Volta Fellini di Riccione, l’Istituto Bruni di Padova, il Liceo Marconi di Pesaro e l’Istituto Giobetti Volta di Bagno a Ripoli.
Dallo scorso anno, gli studenti dell’Istituto Laeng, su iniziativa della dottoressa Frida Paolella, sono impegnati in un percorso di valorizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e sono stati protagonisti di una serie di iniziative e incontri per potenziare la scienza come un’attività essenziale per il futuro del nostro pianeta e per il raggiungimento dei 17 obiettivi ONU.
Nel mese di gennaio, fu proprio una studentessa della classe quinta del corso moda, accompagnata da Francesca Faedi e dalla prof.ssa Stefania Nasuti, a volare a Cambridge ed intervistare il professor Didier Queloz.
Ormai i 17 obiettivi ONU sono per il Laeng un qualcosa di irrinunciabile, una parte fondamentale della mission della scuola, che si impegnerà a realizzare occasioni formative su questi temi per i propri studenti e docenti.
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